Dame e cavalieri

 di Marta Sironi e Francesca Zoboli, 2012
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Dame e cavalieri, secondo volume della collana Piccola Pinacoteca Portatile, è un libro che dal nostro tempo spazia verso un altrove a tratti storico, a tratti fiabesco, lontano abbastanza dall'ora e dal qui, perché sogniamo a occhi aperti di essere chi non siamo: Ginevra d'Este, Battista Sforza, Federico da Montefeltro, Francesco I re di Francia, Maria I regina d'Inghilterra, sono alcuni esempi. Il solo fatto di pronunciare questi nomi ad alta voce, accanto a ritratti di donne e uomini che li rappresentano, è evocativo di atmosfere e ambienti che nel corso della lettura avvolgono chi entra nel libro, come il teatro è in grado di fare quando sul palco lo spettacolo comincia. [...] Il testo, alla pagina di Francesco I, offre un esempio di come si fa un set: «Quando il pittore era chiamato a fare il ritratto di un potente re, magari amico degli artisti, allora metteva in campo tutte le armi delle belle arti per ottenere un risultato strabiliante: si portava il sovrano nella stanza con le pareti broccate, gli si faceva indossare velluti e sete dalla fantasie cangianti, gli si chiedeva di esibire i più preziosi gioielli e, non contenti, gli si faceva indossare cappello, guanti, impugnare la spada chiedendo solo all'ultimo un semplice sorriso per immortalare l'immagine regale.» [...] Scrive Alexander Calder in un piccolo libro dedicato al disegno di animali, che «il desiderio di disegnare qualcosa è il miglior incentivo per fare un disegno». Per dare respiro assoluto al gesto di disegnare e colorare in modo soggettivo, Zoboli usa ripetere un'azione: quella di spogliare i ritratti originari da ogni elemento decorativo e di eliminare dal campo visivo qualsiasi dettaglio descrittivo che vada oltre il profilo in bianco e nero su sfondo bianco e qualche accessorio fondamentale (perle, gioielli, piume, veli). Anche se vestite, queste figure ci sembrano nude ed è grazie a questo intervallo neutro che interveniamo sui corpi e i costumi che indossano, li modifichiamo a piacere, a colori, a matita, tagliando e incollando, allestendo quello che potrebbe diventare un vero e proprio atelier sartoriale. A ciò vale la presenza di un repertorio di fogli senza parole, carte decorate sui toni del rosso, dell'oro, del blu, del marrone, del grigio, del nero, del viola, del verde, su cui sono stampate rose, ventagli, sigilli, conchiglie, anelli, stelle, diamanti, medaglie, fiocchi. [...] Dame e cavalieri è un libro laboratorio, adatto ad annodare i fili con l'artigianato e con l'alta moda. «Il giorno di mercato,» puntualizza il testo, «in un qualsiasi paese del mondo, gli uomini e le donne appaiono dame e cavalieri». I testi di Marta Sironi, fatta eccezione per le informazioni circoscritte alle opere (nome dell'autore, titolo, datazione, città e luogo di conservazione), parlano soprattutto di uomini e di donne. Nei loro ritratti, signore e signori, si raccontano. [...] Quello disegnato da Francesca Zoboli e scritto da Marta Sironi, è un viaggio nelle storie della pittura, del design, del potere, dei comportamenti, dei colori, delle donne, degli uomini, dei simboli, delle corti italiane ed europee nei secoli XIV, XV e XVI. La letteratura che tratta questi argomenti, solitamente è racchiusa in opere in tanti volumi, volumi di molte pagine, pagine con molto testo. Dame e cavalieri, nello spazio di 64 pagine, sfrutta la silhouette, la tintura e l'ornamento per dire quasi tutto.

Da Prova costumi,  di Giulia Mirandola, Catalogone 2013

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